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1.
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EAN-13: 9788804783770
Vittorio Feltri
Il latino lingua immortale
Edizione:Mondadori, 2024

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DescrizioneIl latino lingua immortale: Il latino lingua immortale

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2.
€ 18,00
EAN-13: 9788817173841
Vittorio Feltri
 Fascisti della parola
Edizione:Rizzoli, 2023

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DescrizioneFascisti della parola: Con le parole si può giocare, ma non si scherza. Sono roba seria. Infatti, uno dei primi segni di un potere totalitario e liberticida é proprio il controllo del linguaggio. L'imposizione della censura di alcuni termini non é pratica che riguarda il passato, anzi, é più attuale che mai. Più andiamo avanti e più regrediamo in questo ambito. Più diventiamo moralistici, smarrendo tuttavia morale ed etica, più ci concentriamo sull'uso di determinati vocaboli, facendone una malattia. Così si é data vita alla battaglia più stupida, vana, insulsa e folle della nostra storia: quella al dizionario. Oggi non si può più dire "negro" al negro né si può più dire "zingaro", "rom" o "nomade". Non si può dire che uno é "cieco", semmai é un "non vedente". Non si può dire "sordo", al massimo "audioleso". Non si può dire "spazzino", ma solo "operatore ecologico". Non si può dire "bidella", ma solamente "operatrice scolastica". Non si può dare del terrone al terrone mentre é corretto dare del polentone a un polentone. E guai a dire "frocio" o "finocchio", a meno che tu stesso non sia omosessuale, in tal caso diventa lecito. Per non parlare della repulsione diffusa nei confronti dei sostantivi maschili. Se aggiungi l'astina alla vocale "o", se declini tutto al femminile, allora sei una bella persona, altrimenti vieni etichettato quale maschilista tossico e pure farabutto. Il politicamente corretto applicato al linguaggio secondo Feltri é il male del secolo, ed é giunto il momento di dire basta, di tornare a parlare come mangiamo.

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3.
€ 18,00
EAN-13: 9788804749875
Vittorio Feltri
Come era bello l'inizio della fine. I grandi incontri della mia vita
Edizione:Mondadori, 2022
Collana:Varia saggistica italiana

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In oltre sessant'anni da cronista, Vittorio Feltri si é imbattuto in molte personalità  celebri e importanti. àˆ inevitabile quando il tuo mestiere é rendere pubblici gli affari altrui. «A un certo punto» scrive «sono divenuto uno di questo clan, senza neppure rendermene conto né tantomeno volerlo.» Oggi, in questo «volumetto» di ritratti, il suo ricordo torna ad alcuni dei tanti nomi incontrati durante la sua lunga carriera, nomi famosi che non hanno certo bisogno di presentazioni, ma che la maggior parte di noi conosce solo attraverso immagini cristallizzate dalla stampa o dalla televisione, spesso infarcite di luoghi comuni. Dietro la facciata ufficiale, Feltri ha invece avuto modo di entrare con loro in un rapporto più intimo, fatto di cene, telefonate, lettere, talvolta anche confronti accesi, scoprendo che nell'animo e nei modi privati non sono affatto come si pensa che siano. Ecco allora il garbo e la gentilezza di Fausto Bertinotti accanto allo spiccato senso dell'umorismo di Umberto Veronesi, alle dissertazioni filosofiche di Giulio Giorello sul whisky scozzese, alle intemperanze linguistiche del collega Paolo Isotta, alla disarmante spontaneità  di Ornella Vanoni, alle schermaglie con Antonio Di Pietro, alla nostalgia per l'entusiasmo contagioso di Nadia Toffa. Ironico e sagace come sempre, Vittorio Feltri condivide con il lettore «fatti e parole, verità  taciute che, in fin dei conti, rendono giustizia a persone che meritano di uscire dai quadri appesi nelle gallerie dei presidenti e delle star trattate come statue di cera, che in queste pagine si sciolgono rivelando un volto sconosciuto».

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4.
€ 17,00
EAN-13: 9788817159272
Vittorio Feltri
Atalanta. La dea che mi fa godere. Conversazione con Cristiano Gatti
Edizione:Rizzoli, 2021
Collana:Varia

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Descrizione del libro

Quando si parla di sport spesso si invoca il Dio Calcio. A Bergamo però, c'é una sola divinità : l'Atalanta. Se sei bergamasco sei atalantino, non si discute. Lo sei letteralmente appena vieni al mando quando dopo il primo vagito ricevi in regalo dalla società  la maglietta della squadra con il tuo nome scritto sopra. Lo sei per definizione, Bergamo e Atalanta sono praticamente sinonimi. Qui nasci dell'Atalanta e muori dell'Atalanta, la Dea é parte del tuo DNA. E questo vale anche per Vittorio Feltri, bergamasco e atalantino doc, che non poteva esimersi dal comporre un inno alla sua Dea. Un racconto che prende spunto da una lunga chiacchierata col suo amico e complice di atalantismo, Cristiano Gatti. Si parte dal calcio e si entra nel cuore di Bergamo e del suo prodigio sportivo. Il settore giovanile, la cultura aziendale che diventa gestione e anche stile, sul campo e fuori. Un reportage su quanta Atalanta c'é davvero a Bergamo e quanta Bergamo c'é nell'Atalanta di oggi. Quale dimensione abbia assunto tra la gente del suo territorio e nel pianeta più ampio del calcio italiano ed europeo. Un approfondimento dei due volti che all'Atalanta danno l'impronta che ha oggi, Antonio Percassi e Gian Piero Gasperini, la mente che muove i fili e l'esecutore che dà  un senso all'etica e all'estetica della squadra.Atalanta la Dea che mi fa godere é una lettera d'amore che Feltri ha scritto in collaborazione con Cristiano Gatti, e con il cuore di chi l'Atalanta la sente un pezzo di sé, come ogni vero tifoso.

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5.
€ 18,00
EAN-13: 9788804730606
Vittorio Feltri
Ritratti di campioni. Cronache di un giornalista tifoso
Edizione:Mondadori, 2020
Collana:Varia saggistica italiana

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Descrizione del libro

«Sposato con l'Atalanta e amante della Fiorentina», innamorato del calcio, ma anche di ciclismo, equitazione e scherma - «lo sport della mia gioventù» -, Vittorio Feltri raccoglie in questo volume alcuni dei suoi più riusciti racconti di sport e ritratti di campioni. Feltri entra col suo stile in un mondo a cui solitamente non appartiene e crea un capolavoro di autonomia, di schiettezza, ciò che spesso il giornalismo sportivo militante non può permettersi, costretto com'é a restare nei confini della neutralità . Feltri rappresenta il calcio come fa con la politica o con il costume, si serve del suo universo di opinioni indipendenti e si regola come farebbe con un politico: lo tira giù dal suo Olimpo per guardarlo negli occhi. «Altro che giornalismo sportivo anodino e sopra le parti. Nel giornalismo come nello sport si versa tutto se stessi.» Accanto alle argute pagine dedicate ai tanti, notissimi atleti del nostro panorama sportivo presente e passato - da Federica Pellegrini a Valentino Rossi, da Francesco Totti a Danilo Gallinari, da Valentina Vezzali ad Alberto Tomba, a Felice Gimondi, il campione «vincente anche nelle sconfitte», mancato nel 2019, cui il libro é dedicato -, riaffiorano in queste pagine emozioni e ricordi personali, come le partite giocate nella caserma di Orvieto durante il servizio di leva con l'«eroe gentile» Gianni Rivera. Per Feltri lo sport é cosa seria, anzi serissima: «é rifugio e forza» perché «nello sport c'é dentro la durezza e la bellezza, lo scontro e l'abbraccio, la vita e la morte, simboleggiati dalla vittoria e dalla sconfitta».

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6.
€ 17,00
EAN-13: 9788804718345
Vittorio Feltri
L' irriverente. Memorie di un cronista
Edizione:Mondadori, 2019
Collana:Varia saggistica

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Descrizione del libro

Molto si sa del Vittorio Feltri giornalista e della lunga e fortunata carriera che lo ha visto passare da un piccolo giornale di provincia al «Corriere della Sera», fino a diventare direttore di testate come «Libero» e «il Giornale» che, sotto la sua dirompente conduzione, si sono affermate tra i quotidiani più letti in Italia. Meno noti, invece, sono alcuni aspetti della sua vita privata e del suo carattere, perché tenuti gelosamente nascosti dietro l'immagine battagliera e spesso cinica che il direttore mostra in pubblico. Attraverso il racconto di amicizie indelebili strette nel corso degli anni e di aneddoti divertenti, "L'irriverente" svela un Feltri inconsueto e inaspettato: lo scopriamo involontario autore di un verso di Giorgio Gaber, oppure impegnato in chiassose partite a biliardo insieme a Nicola Trussardi negli anni dell'adolescenza o, ancora, votato a riportare sulla retta via il «fuoriclasse» amante del sushi Alberto Ronchey, che convertirà  alla pastasciutta. Tanti sono anche i ricordi che lo legano a colleghi diventati poi veri amici, a partire dai direttori del «Corriere della Sera» Franco Di Bella e Piero Ostellino, fino all'inimitabile Gianni Brera - giornalista «massiccio, ricco e appassionato» -, che celebrò il loro incontro stappando una bottiglia di Grignolino. E ancora si avverte bruciare, in queste brevi pagine scritte a distanza di anni, l'indignazione per le vicende giudiziarie che coinvolsero Enzo Tortora e Angelo Rizzoli, ai quali Feltri non fece mai mancare il proprio sostegno pubblico e privato. Il tono impertinente e ironico che sempre vena i suoi scritti si stempera quando il direttore rivolge il pensiero alla propria infanzia, segnata dalla prematura perdita del padre e dai sacrifici della madre, costretta a provvedere da sola a tre figli piccoli, e alle lunghe vacanze estive a casa dello zio in Molise, dove le giornate a zonzo per il paese e l'uovo bevuto crudo dal guscio avevano un sapore di leggerezza e libertà  mai dimenticato. Ma é solo un attimo, perché cedere al sentimentalismo non é certo una prerogativa di Feltri, che ancora una volta conferma di essere una delle penne più corrosive e anticonvenzionali della stampa italiana. Vittorio Feltri é direttore del quotidiano «Libero», che ha fondato. In precedenza ha diretto «L'Europeo», «L'Indipendente», «il Giornale» e il «Quotidiano Nazionale».

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7.
€ 11,00
EAN-13: 9788804718178
Vittorio Feltri
Il borghese. La mia vita e i miei incontri da cronista spettinato
Edizione:Mondadori, 2019
Collana:Oscar bestsellers

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Descrizione del libro

Chi l'avrebbe mai detto, alla fine degli anni Cinquanta, che quell'adolescente taciturno e magro come un chiodo, abituato a rintanarsi in biblioteca dopo aver sgobbato tutto il giorno per dare una mano alla famiglia, sarebbe diventato firma di punta dei più prestigiosi quotidiani nazionali, arrivando persino a dirigerne alcuni? Probabilmente nessuno, e forse nemmeno lui, che pure non ha mai smesso di inseguire con passione, tenacia e un pizzico d'incoscienza il sogno di entrare nel mondo della carta stampata, un mondo che fin da piccolo, quando riusciva a malapena a compitare qualche parola, lo aveva incuriosito. Dagli esordi, giovanissimo, all'«Eco di Bergamo», dove si occupava di cinema, sport e cronaca, alla fondazione di «Libero», la creatura che ha fortemente voluto a dispetto dello scetticismo saccente di molti colleghi, Vittorio Feltri ha attraversato oltre cinquant'anni di storia italiana, sempre commentandone gli snodi cruciali dal suo punto di vista di cronista scapigliato, originalissimo e irriverente. Quella che qui racconta é una vita costellata di innumerevoli soddisfazioni professionali ma anche di memorabili incontri con grandi nomi del giornalismo e protagonisti del panorama politico, di ciascuno dei quali ricorda pregi e difetti, schizzandone ritratti ricchi di aneddoti gustosi. Le incursioni di Oriana Fallaci, «dea e tiranna» capace di mettere a soqquadro la redazione di via Solferino, le bizzarre esibizioni canore di Eugenio Montale («era come un usignolo, se aveva voglia di cantare se ne infischiava di tutto e tutti»), le passioni culinarie di Enzo Biagi («mangiava come un assassino di pasta asciutta») o di Amintore Fanfani («cucinava meglio di uno chef stellato») vengono descritte con il tono familiare di una chiacchierata fra amici. Ma poiché, come sostiene il direttore, chi possiede personalità  di solito ce l'ha pessima, non sono mancati i rapporti burrascosi: con Indro Montanelli, per esempio, o con Giorgio Bocca, che al momento della morte salutò, lasciando trapelare un po' di malinconia, come «il mio miglior nemico». Senza voler essere una vera e propria autobiografia, Il borghese é un piccolo cammeo, impreziosito da quello stile diretto e implacabile, sempre in bilico tra cinismo e ironia, che ha reso inconfondibile ogni riga uscita dalla penna di Vittorio Feltri.

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8.
€ 17,00
EAN-13: 9788804705321
Vittorio Feltri
Il borghese. La mia vita e i miei incontri da cronista spettinato
Edizione:Mondadori, 2018

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Descrizione del libro

Chi l'avrebbe mai detto, alla fine degli anni Cinquanta, che quell'adolescente taciturno e magro come un chiodo, abituato a rintanarsi in biblioteca dopo aver sgobbato tutto il giorno per dare una mano alla famiglia, sarebbe diventato firma di punta dei più prestigiosi quotidiani nazionali, arrivando persino a dirigerne alcuni? Probabilmente nessuno, e forse nemmeno lui, che pure non ha mai smesso di inseguire con passione, tenacia e un pizzico d'incoscienza il sogno di entrare nel mondo della carta stampata, un mondo che fin da piccolo, quando riusciva a malapena a compitare qualche parola, lo aveva incuriosito. Dagli esordi, giovanissimo, all'«Eco di Bergamo», dove si occupava di cinema, sport e cronaca, alla fondazione di «Libero», la creatura che ha fortemente voluto a dispetto dello scetticismo saccente di molti colleghi, Vittorio Feltri ha attraversato oltre cinquant'anni di storia italiana, sempre commentandone gli snodi cruciali dal suo punto di vista di cronista scapigliato, originalissimo e irriverente. Quella che qui racconta é una vita costellata di innumerevoli soddisfazioni professionali ma anche di memorabili incontri con grandi nomi del giornalismo e protagonisti del panorama politico, di ciascuno dei quali ricorda pregi e difetti, schizzandone ritratti ricchi di aneddoti gustosi. Le incursioni di Oriana Fallaci, «dea e tiranna» capace di mettere a soqquadro la redazione di via Solferino, le bizzarre esibizioni canore di Eugenio Montale («era come un usignolo, se aveva voglia di cantare se ne infischiava di tutto e tutti»), le passioni culinarie di Enzo Biagi («mangiava come un assassino di pasta asciutta») o di Amintore Fanfani («cucinava meglio di uno chef stellato») vengono descritte con il tono familiare di una chiacchierata fra amici. Ma poiché, come sostiene il direttore, chi possiede personalità  di solito ce l'ha pessima, non sono mancati i rapporti burrascosi: con Indro Montanelli, per esempio, o con Giorgio Bocca, che al momento della morte salutò, lasciando trapelare un po' di malinconia, come «il mio miglior nemico». Senza voler essere una vera e propria autobiografia, Il borghese é un piccolo cammeo, impreziosito da quello stile diretto e implacabile, sempre in bilico tra cinismo e ironia, che ha reso inconfondibile ogni riga uscita dalla penna di Vittorio Feltri.

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9.
€ 11,00
EAN-13: 9788804662389
Vittorio Feltri
Non abbiamo abbastanza paura. Noi e l'Islam
Edizione:Mondadori, 2016
Collana:Oscar bestsellers

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DescrizioneNon abbiamo abbastanza paura. Noi e l'Islam: "Dobbiamo avere più paura di quella che abbiamo Una paura così grande da trasformarsi nel coraggio di uccidere per non morire" In questo acuminato pamphlet di Vittorio Feltri la paura diventa, paradossalmente, la madre del coraggio Il coraggio di riconoscere un nemico in tutta la sua pericolosità e, quindi, di affrontarlo Oggi il nemico è quella parte del mondo musulmano che, con nomi diversi (al-Qaeda, Isis, Stato islamico, Califfato), si è organizzata militarmente e statualmente per conquistare l'Occidente, e che, con l'attentato terroristico alla sede della rivista satirica parigina "Charlie Hebdo", ha colpito la democrazia occidentale in uno dei suoi princìpi cardine: la libertà di espressione Rendendo sempre più evidente quel mortale scontro di civiltà di cui Oriana Fallaci, come una moderna Cassandra, si fece premonitrice inascoltata nei suoi ultimi scritti We must have more fear, warns us felt, because these terrorists aren't members of cells gone mad, but Warriors of an army whose concrete's hatred for the West and absolute religious intolerance towards anyone deviating from islam and the sharia, the law that regulates even the costumes newspapers and family relations and interpersonal, trampling on the dignity of women with complete submission to male power and indoctrinating their children to a religious practice that with its barbarity, goes beyond the limits of the most elementary concept of humanity

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10.
€ 18,00
EAN-13: 9788804668992
Vittorio Feltri | Massimiliano Parente
Il vero cafone. Ciò che non dovremmo fare e facciamo tutti
Edizione:Mondadori, 2016

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DescrizioneIl vero cafone. Ciò che non dovremmo fare e facciamo tutti: Chi sono i nuovi cafoni? Cafoni si nasce o si diventa? Un giornalista come Vittorio Feltri e uno scrittore irriverente come Massimiliano Parente hanno unito le penne per (descrivere questo graffiante galateo al contrario. Un divertente viaggio per riconoscere il vero cafone in ogni ambito e circostanza della vita: dalle cene romantiche (con il pensiero fisso al dopo) alle feste in appartamento (dove il momento del congedo si trasforma spesso in un'"anticamera della morte"), dalle vacanze al mare (assediati da maniaci dell'abbronzatura e forzati dei racchettoni) alle estati in città (popolate solo di canotte sudate e sandali alla Padre Pio), dai viaggi in treno (torturati da vicini attaccabottoni) ai talk show televisivi (dove l'imperativo categorico è darsi sulla voce), ai funerali (con i vip sempre girati in favore di telecamera). Dopo averlo letto scoprirete, sorridendo di pagina in pagina, quanto in ognuno di noi si nasconda un vero cafone. E ce n'è per tutti, nessuno escluso. Who are the new peasants? Peasants are born or made? A journalist like Vittorio Feltri and irreverent writer as Maximilian Parente joined the pens to (describe this scathing etiquette instead. A fun trip to recognize the true redneck in every area and circumstance of life: from romantic dinners (with the fixed idea to after) to parties in flats (where the moment of leave often turns into an "anteroom of death"), from beach holidays (besieged by maniacs of tanning and forced marriage of beach tennis) to summers in town (populated only by sweaty tank tops and sandals to Padre Pio) , from travel by train (tortured by neighbours buttonholer) on talk shows (where the categorical imperative is possible on vocals), the funeral (with VIPs always shot in favor of camera). After reading it you will discover, smiling from page to page, because in each of us there is a real jerk. And there is something for everyone, without exception.

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11.
€ 17,00
EAN-13: 9788804655367
Vittorio Feltri
Non abbiamo abbastanza paura. Noi e l'Islam
Edizione:Mondadori, 2015

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Descrizione"Dobbiamo avere più paura di quella che abbiamo. Una paura così grande da trasformarsi nel coraggio di uccidere per non morire." In questo acuminato pamphlet di Vittorio Feltri la paura diventa, paradossalmente, la madre del coraggio. Il coraggio di riconoscere un nemico in tutta la sua pericolosità e, quindi, di affrontarlo. Oggi il nemico è quella parte del mondo musulmano che, con nomi diversi (al-Qaeda, Isis, Stato islamico, Califfato), si è organizzata militarmente e statualmente per conquistare l'Occidente, e che, con l'attentato terroristico alla sede della rivista satirica parigina "Charlie Hebdo", ha colpito la democrazia occidentale in uno dei suoi princìpi cardine: la libertà di espressione. Rendendo sempre più evidente quel mortale scontro di civiltà di cui Oriana Fallaci, come una moderna Cassandra, si fece premonitrice inascoltata nei suoi ultimi scritti. Dobbiamo avere più paura, ci ammonisce Feltri, perché questi terroristi non sono membri di cellule impazzite, bensì guerrieri di un esercito il cui cemento è l'odio per l'Occidente e l'assoluta intolleranza religiosa verso chiunque si discosti dall'islam e dalla "sharia", la legge che regola anche i costumi quotidiani e i rapporti familiari e interpersonali, calpestando la dignità delle donne con la totale sottomissione al potere maschile e indottrinando i figli a una pratica religiosa che, con la sua barbarie, travalica i limiti del più elementare concetto di umanità...

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12.
€ 12,00
EAN-13: 9788804652045
Vittorio Feltri
Il Quarto Reich. Come la Germania ha sottomesso l'Europa
Edizione:Mondadori, 2015

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DescrizioneLettere riservate a capi di governo, telefonate segrete alle più alte cariche di Stati sovrani, pressioni esercitate in mille modi da poteri forti che si muovono al di fuori e al di sopra delle elementari regole democratiche La storia del ruolo svolto in questo inizio secolo dalla Germania in Europa, e in particolare nell'Unione europea, è ancora tutta da raccontare, soprattutto in relazione alle vicende politiche dell'Italia, il paese che per decenni è stato suo partner amichevole ma anche temibile concorrente economico sui mercati mondiali Di questa storia, Vittorio Feltri e Gennaro Sangiuliano tracciano qui il quadro generale e non esitano a parlare di "Quarto Reich", una formula che, lungi dall'essere una banalizzazione giornalistica, è la sintesi estrema, e forse inquietante, della situazione venutasi a creare nell'area euro In a decade, thanks to the single currency and the Union's institutional cage, Germany has managed to build on the old continent a condition of economic dominance and political hegemony The inability to disagree on the laws dictated by the rigor and euroburocrati inspired by Berlin has deprived other Member countries of any real economic sovereignty and concentrated decision-making power in the hands of the elite and community structures But if German citizens "was the Fourth Reich" means well-being, growth, and work for other countries, especially in southern Europe, it means poverty, unemployment and recession

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13.
€ 19,50
EAN-13: 9788831718479
Vittorio Feltri | Stefano Lorenzetto
Buoni e cattivi. Le pagelle con il voto ai personaggi conosciuti in 50 anni di giornalismo
Edizione:Marsilio, 2014

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14.
€ 17,00
EAN-13: 9788804640998
Vittorio Feltri | Gennaro Sangiuliano
Il Quarto Reich. Come la Germania ha sottomesso l'Europa
Edizione:Mondadori, 2014

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DescrizioneLettere riservate a capi di governo, telefonate segrete alle più alte cariche di Stati sovrani, pressioni esercitate in mille modi da poteri forti che si muovono al di fuori e al di sopra delle elementari regole democratiche. La storia del ruolo svolto in questo inizio secolo dalla Germania in Europa, e in particolare nell'Unione europea, è ancora tutta da raccontare, soprattutto in relazione alle vicende politiche dell'Italia, il paese che per decenni è stato suo partner amichevole ma anche temibile concorrente economico sui mercati mondiali. Di questa storia, Vittorio Feltri e Gennaro Sangiuliano tracciano qui il quadro generale e non esitano a parlare di "Quarto Reich", una formula che, lungi dall'essere una banalizzazione giornalistica, è la sintesi estrema, e forse inquietante, della situazione venutasi a creare nell'area euro. In un decennio, infatti, grazie alla moneta unica e alla gabbia istituzionale dell'Unione, la Germania è riuscita a costruire sul Vecchio Continente una condizione di predominio economico e di egemonia politica. L'impossibilità di dissentire sulle leggi del rigore dettate dagli euroburocrati e ispirate da Berlino ha privato gli altri paesi membri di ogni reale sovranità economica e ha concentrato tutto il potere decisionale nelle mani delle élite e delle strutture comunitarie. Ma se per i cittadini tedeschi l'"era del Quarto Reich" significa benessere, lavoro e crescita, per le altre nazioni, soprattutto del Sud Europa, vuol dire povertà, disoccupazione e recessione.
15.
€ 11,00
EAN-13: 9788804646204
Vittorio Feltri | Gennaro Sangiuliano
Una Repubblica senza patria. Storia d'Italia dal 1943 a oggi
Edizione:Mondadori, 2014

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Descrizione
"Siamo legati a una strana idea della politica. Non la consideriamo lo strumento che dovrebbe permetterci di vivere meglio, ma una religione, nei confronti della quale c'è solo fede cieca e nessuna voglia di ragionare. Si procede senza valutare il proprio interesse, comportamento tipico di un Paese che non sa cosa sia la patria, quindi si attacca a un partito, a una confessione religiosa, talvolta al calcio. Tutto, pur di non riconoscersi come popolo unico e come patria." Gennaro Sangiuliano e Vittorio Feltri ripercorrono le vicende fondamentali del dopoguerra, dalle origini della Repubblica fino alla nostra desolante attualità, per giungere a una conclusione sconfortante: l'Italia è una Repubblica senza patria, che è come dire uno Stato senza nazione, fatto di cittadini che si riconoscono solo nel proprio gruppo, che perseguono solo il proprio tornaconto. Gennaro Sangiuliano ricostruisce storicamente la cronaca degli anni fra il 1943 - dalla firma dell'Armistizio e dalla fuga del re - e gli anni Settanta del Novecento. La matrice che a suo parere unisce tutte le esperienze politiche italiane è la divisione, la mancanza di una prospettiva condivisa della Stato e dello sviluppo economico e culturale della nazione. Vittorio Feltri racconta invece gli anni della nostra storia più recente: dall'esperienza del centrosinistra di Fanfani alla strategia della tensione; da Mani Pulite alla nascita della Lega e all'avvento di Silvio Berlusconi sulla scena politica italiana.

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16.
€ 19,00
EAN-13: 9788804633440
Vittorio Feltri | Gennaro Sangiuliano
Una Repubblica senza patria. Storia d'Italia dal 1943 a oggi
Edizione:Mondadori, 2013

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Descrizione"Siamo legati a una strana idea della politica. Non la consideriamo lo strumento che dovrebbe permetterci di vivere meglio, ma una religione, nei confronti della quale c'è solo fede cieca e nessuna voglia di ragionare. Si procede senza valutare il proprio interesse, comportamento tipico di un Paese che non sa cosa sia la patria, quindi si attacca a un partito, a una confessione religiosa, talvolta al calcio. Tutto, pur di non riconoscersi come popolo unico e come patria." Gennaro Sangiuliano e Vittorio Feltri ripercorrono le vicende fondamentali del dopoguerra, dalle origini della Repubblica fino alla nostra desolante attualità, per giungere a una conclusione sconfortante: l'Italia è una Repubblica senza patria, che è come dire uno Stato senza nazione, fatto di cittadini che si riconoscono solo nel proprio gruppo, che perseguono solo il proprio tornaconto. Gennaro Sangiuliano ricostruisce storicamente la cronaca degli anni fra il 1943 - dalla firma dell'Armistizio e dalla fuga del re - e gli anni Settanta del Novecento. La matrice che a suo parere unisce tutte le esperienze politiche italiane è la divisione, la mancanza di una prospettiva condivisa della Stato e dello sviluppo economico e culturale della nazione. Vittorio Feltri racconta invece gli anni della nostra storia più recente: dall'esperienza del centrosinistra di Fanfani alla strategia della tensione; da Mani Pulite alla nascita della Lega e all'avvento di Silvio Berlusconi sulla scena politica italiana.


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